La biometria è il futuro della sicurezza

La biometria è il futuro della sicurezza

Lo dicono gli utenti: il futuro della sicurezza mobile è la biometria.
Un ricerca condotta da Visa rivela come molte organizzazioni internazionali stiano implementando, per aumentare il livello di sicurezza soprattutto dei pagamenti, differenti metodi di riconoscimento biometrico: dalle impronte digitali, al riconoscimento dell’iride, il battito cardiaco, l’autoscatto e l’autenticazione vocale. Insomma, presto la biometrica diventerà la norma.
Non solo. Visa ha intervistato circa 14mila persone in tutta Europa: il 73% considera i controlli di sicurezza biometrici sui dispositivi di pagamento un sistema di autenticazione sicuro. Tra i tanti, il riconoscimento delle impronte digitali, con l’81% delle preferenze, svetta, seguito dall’autoscatto per autenticare i pagamenti 8che si attesta al 15%) mentre solo il 12% degli intervistati preferisce il riconoscimento vocale.
Una fiducia che deriva dalla sempre maggiore dimistichezza che i consumatori hanno con questo tipo di tecnologie, anche se sono ancora molte le variabili che entrano in gioco prima che la biometrica diventi una realtà di tutti i giorni: un codice pin di 4 cifre, infatti, può essere digitato in modo corretto o scorretto. La biometrica, invece, non è una misura binaria, ma è basata sulla probabilità che ci sia una corrispondenza esatta.
L’indagine rivela anche che gli intervistati ritengono sicuri i pagamenti con tecnologia biometrica non solo online. Il 48% vorrebbe utilizzarla per pagare i mezzi pubblici. Il 47% per pagare in bar e ristoranti mentre il 40% per lo shopping online e il 39% durante il download di contenuti.
Anche il mondo bancario non sembra immune al fascino di questo metodo di autenticazione: dall’inizio del 2016 infatti, HSBC Holdings (uno dei gruppi bancari più grandi del mondo) ha implementato questo tipo di pagamento per oltre 15 milioni di clienti che possono utilizzare il riconoscimento vocale e le impronte digitali per accedere ai conti online. Nel 2015 era stata Halifax a testare la tecnologia che identifica i clienti attraverso il loro battito cardiaco, ritenendo questo sistema persino più sicuro del riconoscimento delle impronte digitali.

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